Mondiali, disastro Italia in Norvegia: azzurri demoliti 3-0. Qualificazione in salita
Sorloth, Nusa e Haaland mandano al tappeto una squadra inconsistente

Qualificazioni mondiali, Norvegia-Italia: Alexander Soerloth segna il gol dell'1-0 (Epa via Ansa)
Oslo, 6 giugno 2025 - Le Qualificazioni Mondiali sono appena iniziate e la strada dell'Italia è già in salita e prospetta nuovamente lo spettro degli spareggi. A Oslo l'Italia viene demolita dai tre assoli norvegesi suonati nel primo tempo per un 3-0 finale che lascia poco spazio alle interpretazioni. Sorloth, Nusa e Haaland schiantano Luciano Spalletti e i suoi ragazzi, mai pervenuti nella sfida in Scandinavia. Con questo ko l'Italia rimane così a zero punti, mentre la Norvegia a quota 9 vanta già una differenza reti di +10 e contempla un ritorno al Mondiale atteso dal 1998, quando furono eliminati agli ottavi proprio dagli Azzurri.
Primo tempo
Per la sfida già cruciale contro gli Azzurri, il Ct della Norvegia Solbakken si affida a un 4-4-2 molto dinamico per affrontare l’Italia. Davanti a Nyland, la linea difensiva a quattro vede la coppia composta da Ajer e Lysaker Heggem a coprire il centro, mentre Ryerson e Møller Wolfe sono i due terzini. A centrocampo Berge e Thorsby sono i due centrali, mentre il talento di Odegaard ha licenza di svariare su tutto il fronte offensivo, partendo però dalla zona centro-destra del campo. Sul lato destro del campo invece corre la freccia del Lipsia Nusa. In attacco non si tocca la coppia composta da Sorloth e Haaland. Qualche sorpresa invece nell’undici di Luciano Spalletti, anche se viene confermata la difesa immaginata nelle scorse giornate. Davanti a Donnarumma la linea difensiva azzurra vede Di Lorenzo a destra e Bastoni a sinistra a fiancheggiare Coppola al centro del reparto. Le sorprese sono sulle corsie con Zappacosta a destra e Udogie a sinistra, mentre al centro del campo agiranno Barella, Rovella e Tonali. In avanti è Raspadori l’uomo scelto per supportare l’unica punta Retegui.
Sotto una fastidiosa pioggia battente, parte forte la squadra scandinava, mentre l'Italia prova a gestire i ritmi di gara. Nusa fin dalle primissime battute di gara si dimostra un rebus difficilissimo da risolvere per la coppia Di Lorenzo e Zappacosta, sempre in affanno quando parte l'esterno del Lipsia. Proprio dalle sue accelerazioni nascono le maggiori difficoltà degli Azzurri. Al decimo una sua giocata semina il panico nella retroguardia italiana, salvo poi riuscire in qualche modo ad allontanare la sfera.
Non sono però dei primi minuti incoraggianti per gli Azzurri, i quali infatti già al 14' devono cedere il passo alla Norvegia. Bastoni infatti sbaglia in disimpegno e consegna il pallone tra i piedi di Nusa. L'esterno del Lipsia addomestica il pallone e poi lo serve per il compagno di reparto Sorloth, il quale resiste al rientro del difensore e poi con freddezza batte Donnarumma da pochi passi. È 1-0 per i padroni di casa, nella bolgia vera e propria dell'Ullevaal Stadion. Italia sotto nel punteggio, prova a reagire, ma i ragazzi di Spalletti non incidono.
Raspadori è uno dei pochi a ricevere un pallone giocabile in zona gol nel primo tempo e prova a calciare da posizione defilata, pallone però direttamente sul fondo. Gli Azzurri provano anche a sporcare la gara, cercando di aumentare l'intensità dei contatti, aumentando l'agonismo in campo, ma emerge ancora una volta il talento offensivo della squadra di casa. Passata la mezzora prima c'è Sorloth a sfiorare il raddoppio con una bella giocata a disorientare Bastoni, ma con il tiro poi respinto da Donnarumma. Il portierone della Nazionale però non può nulla due minuti più tardi, al 34', quando Nusa veste i panni del campione: semina tutti i difensori azzurri e poi con il suo destro scarica un tiro potente dove il portiere non può arrivare. Italia al tappeto e 2-0 per la Norvegia.
Ci si aspetterebbe una reazione per concludere questa prima frazione, un tentativo di accorciare le distanze per provare a riaprirla nel secondo tempo, ma è notte fonda a Oslo per l'Italia. Poco dopo l'ammonizione di Thorsby infatti si accende il talento anche di Haaland e mette la firma sul 3-0 in favore della Norvegia. Altra palla persa dalla squadra di Spalletti, subito tramutata in azione offensiva dalla squadra di casa. Odegaard trova la verticale giusta per servire il centravanti del Manchester City, il quale supera Donnarumma e chiude il primo tempo con la terza rete scandinava.
Secondo tempo
Due cambi per iniziare il secondo tempo, uno per parte: negli scandinavi Berg rileva l'ammonito Thorsby, mentre Spalletti punta su Frattesi per provare a risolverla, rilevando Rovella. L'Italia però non si accende. La Norvegia resta padrone del campo e anzi sono più le volte che gli Azzurri devono ricorrere a grandi recuperi difensivi per prevenire una quarta rete, che non le azioni da gol italiane. Udogie è uno dei pochi a riuscire a costruire qualcosa di positivo per gli Azzurri e si guadagna il giallo di Berg, ma oltre a quello sono pressoché nulle le vere giocate positive da parte della squadra di Spalletti.
Il passivo è pesante e per una questione di centimetri non peggiora. Al minuto 66' infatti sugli sviluppi di un calcio di punizione, Berge si trova lo spazio per calciare dal limite. Il suo destro è potente e preciso, ma il palo interno questa volta salva la squadra italiana dalla quarta rete norvegese. Continua la girandola dei cambi: nella Norvegia è il momento di Ostigard, al posto di Lysaker Heggem. Nell'Italia entrano Orsolini e Lucca al posto di Zappacosta e Retegui, mentre Solbakken concede riposo anche a Moller Wolfe e Nusa, inserendo il torinese Pedersen e Bobb.
Cambiano gli uomini, ruotano i protagonisti in campo, non la sostanza. La Norvegia con il suo palleggio fa spesso girare a vuoto l'Italia, tra i cori dei tifosi di Oslo, mentre la squadra italiana non riesce mai a costruire azioni pericolose. Negli ultimi dieci minuti c'è spazio anche per Dimarco e Ricci, i quali rilevano Udogie e Raspadori, mentre nella Norvegia c'è spazio anche per Strand Larsen, dentro al posto di Sorloth. Gli italiani guadagnano qualche calcio d'angolo, provano con qualche conclusione anche dal limite a costruire qualcosa che somigli a un'occasione da gol, ma questo non cambia la sostanza. Lucca al 92' trova il primo tiro in porta della gara sul cross di Orsolini, ma è il massimo che si riesce a produrre sponda italiana. Dopo quattro minuti di recupero l'arbitro Jose Maria Sanchez Martinez fischia tre volte e consegna ai libri di storia questa gara. La Norvegia domina l'Italia è 3-0 già nel primo tempo e lo stesso risultato si conferma anche a fine partita.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su