Napoli campione d’Italia, Conte: "Merito dei ragazzi. E' stato lo Scudetto più difficile"
Quarto Scudetto per il Napoli, Conte vince il decimo della sua carriera. E' festa grande: "Vincere a qui è difficilissimo, la squadra ha valori". Sul futuro nessun annuncio. Di Lorenzo tricolore per due volte da capitano come Maradona
Napoli, 23 maggio 2025 - Quota 10. Antonio Conte ha vinto il suo decimo Scudetto della carriera (5 da allenatore e 5 da giocatore), soprattutto ha fatto gioire una città intera, giunta al quarto tricolore della propria storia. Due di questi, ravvicinati. Prima con Spalletti e poi Conte, una doppietta che solo qualche anno fa sembrava impossibile. Eppure, è successo. Il tecnico salentino si conferma animale da campionato, specialista delle resurrezioni e delle vittorie contro pronostico, potenziando al 100% tutto ciò che ha per mano. McTominay e Lukaku i suoi alfieri, gli uomini decisivi di questo quarto tricolore partenopeo che sa tanto di rivincita, nell’anno in cui sia Osimhen che Kvara, gli artefici del trionfo di Spalletti, se ne sono andati. La firma di Antonio Conte, dunque, e del suo vice Stellini, oggi in panchina al posto suo nella vittoria decisiva per due a zero sul Cagliari. Sconfitta la nemica Inter, l’avversaria di sempre da giocatore e in parte da allenatore, che solo quattro anni fa aveva contribuito a portare al tricolore. Corsi e ricorsi storici. E se oggi non è tempo di parlare del futuro, su Conte c’è la Juve, è sicuramente il momento adatto per fare festa.

Conte: "Scudetto difficile e fantastico"
Due scudetti in tre anni. Missione quasi impossibile da queste parti. Dal decimo posto di un anno fa al primo, Antonio Conte si conferma il mago delle rinascite: “E’ successo di nuovo, è fantastico – le sue parole a Dazn – Sinceramente oggi è stato difficile arrivare allo stadio, c’era una marea di gente e mi è balenato un pensiero ‘e se li deludiamo?’. I ragazzi sono stati fantastici, la pressione era pazzesca e abbiamo portato a termine un campionato straordinario. Il merito è tutto dei giocatori, che si sono rimessi in gioco dopo un decimo posto. Il più grande capolavoro della carriera? Sicuramente è stato il più difficile e stimolante. Venire a Napoli e cercare di riprendere il filo non era scontato. Vincere qui è molto difficile, ma se la squadra ci è riuscita vuol dire che ha valori importanti. Siamo partiti con un 3-0 a Verona e oggi festeggiamo lo Scudetto". Inevitabile la domanda sul futuro, che Conte ovviamente ha dribblato: "Noi ci stiamo godendo tutto, col presidente ho un ottimo rapporto. Ci siamo conosciuti in questa stagione e siamo due vincenti. Ora festeggiamo", la sua risposta. A fianco lui il capitano Giovanni Di Lorenzo, uno di quelli che sembrava dovesse andarsene in estate dopo il disastro dell'anno scorso, invece Conte lo ha convinto a restare e oggi solleva il secondo tricolore da capitano, come Diego Armando Maradona: “Il merito è di tutti, in primi del mister - il commento del capitano - Il Napoli aveva bisogno di lui per tornare ad alto livello e in questo è un fenomeno. Ci ha riportato al vertice in poco tempo e solo lui poteva farlo. Due volte lo Scudetto da capitano come Maradona? Ancora non ho realizzato…”. Uno dei protagonisti è stato Matteo Politano, un uomo tuttofare, di qualità e sacrificio: “Quello di due anni fa era scritto da tante settimane, questo è stato diverso, con tanta tensione fino alla fine. Per questo popolo è una gioia incredibile. Quando abbiamo capito che potevamo vincerlo? Le partite con Inter, Atalanta e Juve ci hanno dato la consapevolezza che cercavamo”.
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