Roma, Ranieri: "Gasperini qui per costruire qualcosa. Ds? Sceglie la società"
Le parole dell'ex allenatore romanista, ora consigliere, durante la presentazione di Gasperini

Gasperini e Ranieri
Roma 17 giugno 2025 - Oggi è il giorno di Gian Piero Gasperini, non tanto dell'ufficialità, ma della sua presentazione alla stampa. Dopo nove anni infatti il tecnico di Grusgliasco lascia l'Atalanta e abbraccia il progetto romanista, dopo aver vinto nella stagione 2023-24 l'Europa League con la Dea. Nella conferenza stampa era presente anche l'ex tecnico della squadra Claudio Ranieri, oggi consigliere della famiglia Friedkin, dove ha parlato di diversi temi della squadra. Ecco le sue parole.
Ranieri esordisce prendendo la parola, scherzando anche con la stampa su alcune sue dichiarazioni passate circa il nuovo tencico romanista. "Buongiorno, oggi avete di fronte a voi, formalmente due allenatori, almeno fino al 30 giugno (ndr, scherza Ranieri), mi avete dato del bugiardo quando dissi che Gasperini non era in lista. Io lo contattai e lui mi disse: Perché no?!… Ma non era definitivamente lui l'obiettivo, poi i Friedkin lo hanno scelto perché ha fatto sempre bene. Riesce a cambiare gli atleti, sa rendere grandi i propri giocatori. Gasperini sa delle difficoltà sul mercato, per questo abbiamo detto che servirà tempo. È stato chiamato per iniziare qualcosa che porterà i suoi frutti, io avrei solo posticipato di un anno un percorso. Lui è forte, schietto, dice le cose anche a brutto muso, fa parte del suo carattere. Capisco il vostro lavoro, è un lavoro difficile e siete bravissimi. Vi sapete portare avanti e ora ci direte chi sarà il nuovo ds. Ora Gian Piero è qui con noi, grazie di essere venuti".
Stuzzicati anche dalle affermazioni di Ranieri stesso, i cronisti domandano chi sarà il nuovo direttore sportivo della Roma. "Ci sono vari nominativi, quanto prima conoscerete il nome del nuovo direttore sportivo".
La domanda successiva chiede al dirigente giallorosso del suo rapporto con Gasperini. "Era antipatico anche a me da avversario, proprio come ai tifosi della Roma, gliel'ho detto, Tra i tanti nomi, ho fatto il suo: Roma ha bisogno di un personaggio forte, che vuole migliorare lui come far migliorare i singoli della sua squadra. Non sarà facile, per questo gli diamo un anno per farsi capire. Serve pazienza, i tifosi dovranno stare dietro a lui come sono stati dietro a me e supportare i giocatori. Il mio rapporto sarà di un amico che sta in disparte e se serve proverà a risolvere le emergenze".
Si resta sul tema legato al nuovo allenatore, domandandogli di come si sia svolta la trattativa. "Ci siamo sentiti c'è stata apertura da parte sua, ma ha chiesto di aspettare e a fine campionato ci siamo sentiti di nuovo. Ci siamo incontrati a Firenze... è noto. C'è stata subito sintonia. Ho trovato una persona super motivato, super entusiasta. Sono particolarmente contento e soddisfatto. Ora bisogna lavorare, ci sarà un cambio di mentalità e i giocatori dovranno capirlo. Quando sono arrivato il morale era sottoterra e io sono stato come un fratello maggiore per la squadra, li ho stimolati senza accusare nessuno. Io sono costruttivo, ho cercato di tirare fuori da loro il meglio e con alcuni ci sono riuscito, con altri meno. Fa parte del ruolo. I calciatori vogliono una persona schietta come Gasperini".
Il contratto firmato da Gasperini è un triennale, per questo si domanda a Ranieri cosa si aspetti nel prossimo triennio romanista. "AndareIl percorso alla fine dei tre anni deve senza dubbio arrivare in Champions, poi il campionato. Ora siamo alla base, una nuova nascita. I Friedkin hanno speso tanto e vogliono farlo ancora, ma sono bloccati sul Fair Play Finanziario, in compenso stanno andando avanti sullo stadio. Si vuole portare il brand Roma in alto, non solo a livello turistico ma anche calcistico. Questo ci ha fatto innamorare, sia me, sia Gian Piero".
Si chiede all'ex tecnico cosa abbia chiesto al nuovo allenatore cosa gli abbia domandato per questa nuova esperienza. "Di fare Gasperini... Percassi dopo il quarto anno chiedeva sempre la salvezza, noi partiamo da un livello più alto e gli chiediamo di fare bene. I tifosi si identificheranno, ci vorrà tempo. Se andavamo in Champions, avremmo incontrato tutte grandi squadre e non siamo pronti per questo. Ma siamo agguerriti per l'Europa League. Mi auguro un bel percorso. Uniti, con la consapevolezza di dover ingoiare amaro. Ho detto a Gasperini che i tifosi vogliono vedere la squadra combattente anche nel perdere".
Non si poteva non tornare sul tema legato alla Nazionale, dove però Ranieri liquida molto seccamente il tema. "Si è detto tutto, ma da me non sentirete altro. Rispetto l'Italia ma sono della Roma".
Si parla anche del rinnovo di Mile Svilar, su cui però si rimanda al lavoro di Ghisolfi, ormai fuori dall'orbita romanista. "Queste sono cose che ha fatto Ghisolfi, io ho solo chiamato il ragazzo dicendo che si può far bene per costruire una grande Roma. Lui è un ragazzo ambizioso, noi abbiamo preso un allenatore ambizioso, c'è tutto per fare grandi cose. Io ho fatto solo questo".
Una delle ultime domande per Ranieri gli ha chiesto un aggiornamento su quali siano i limiti del Fair Play Finanziario da rispettare. "Ci sono dei paletti, da cui dobbiamo rientrare, ma sono sicuro che ci riusciremo. Dal 2026 potremo operare con più serenità. Io sono fiducioso, ci sono due mercati in cui bisogna stringere i denti. Ci sono squadre che spendono tanti milioni per ragazzi, noi non possiamo farlo. Dobbiamo fare il meglio possibile, parlo per il calcio italiano".
Si chiede infine quale sia l'ideale assetto societario per questa formazione giallorossa: "Non posso sapere - afferma Ranieri - se verrà inserito qualcun altro. A livello calcistico la base c'è, arriverà un nuovo DS. Per il resto, non sta a me deciderlo".
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